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ALTA QUALITÀ E EXPORT IN CRESCITA PER LA MODA MADE IN LOMBARDIA, UN SETTORE A FORTE COMPONENTE ARTI

 

La moda Made in Lombardia vince per qualità e cresce sui mercati esteri: nei primi sei mesi del 2018 le esportazioni salgono del 3,4%, con le maggiori richieste da Stati Uniti, Francia, Hong Kong e Cina e un valore complessivo annuale di 13,2 miliardi di euro, oltre il 10% dell’export manifatturiero lombardo. Crescono a due cifre, in particolare, le esportazioni di cuoio e pelletteria (+ 14,2%), calzature (+12,2%) e articoli di maglieria (+12%).


Il comparto della moda, che conta in Lombardia 16.048 imprese e 101.293 addetti, si distingue per la forte componente artigiana: “Un’impresa della moda su due è artigiana in Lombardia – commenta il Presidente della categoria Moda di Confartigianato Lombardia, Lorenzo Frigerio – con una forte presenza di imprese dell’abbigliamento e del tessile: una vocazione di lunga tradizione che vanta anche alcune specializzazioni territoriali, come il tessile in provincia di Como e la confezione di articoli di abbigliamento a Mantova e provincia”.


L’elemento distintivo del Made in Lombardia, in particolare sui mercati esteri, è proprio l’alta qualità delle merci, come dimostra la crescita del valore medio unitario delle esportazioni, un indicatore che misura il rapporto tra valore e quantità delle merci vendute, che a livello nazionale ha fatto registrare un incremento del 18,6% nell’ultimo anno.


“Quello della moda Made in Lombardia è un panorama articolato, fatto di molte piccole realtà (il 97% ha meno di 50 addetti e il 78,9% è sotto i 10 addetti) che hanno saputo dimostrare tenuta nel tempo e apertura all’innovazione, preservando un modello di business basato sull’alto livello qualitativo, come confermano anche i numeri”, prosegue Frigerio.


“Guardando al futuro della moda Made in Lombardia, credo la maggiore criticità stia nel rischio contraffazione. Basti pensare che tra il 2008 e il 2017 il 63,3% delle merci contraffatte sequestrate appartiene proprio a questo settore; un fenomeno che alimenta lavoro sommerso e attività illegali oltre a creare danno alle aziende del comparto. Ma non mancano le opportunità di sviluppo, a partire dalla vendita online: un canale in costante crescita, con vendite cresciute di 24,1 punti percentuali in 10 anni; peraltro gli articoli di abbigliamento sono attualmente in testa alla classifica dei beni più acquistati online in Lombardia”.


Confartigianato e le imprese associate del comparto saranno tra i protagonisti della Settimana della Moda 2018: tra il 16 e il 19 settembre al Micam, con uno stand dedicato alle eccellenze 100% Made in Italy (pad . 3 – stand S11); dal 21 al 24 settembre a The One, Salone internazionale del prêt-à-porter femminile (pad. 3 – stand A81); e sempre dal 21 al 24 settembre a White, vetrina internazionale della moda contemporary organizzata in partnership con Confartigianato e Confexport.



Per informazioni:

Michela Fumagalli - Ufficio stampa e comunicazione Confartigianato Lombardia

339/3713053 – [email protected]

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