SETTIMANA PER L'ENERGIA 2019 - La XI Settimana per l’Energia chiude con la presentazione del Rap
“Un grande risultato per un bel gioco di squadra”, così il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha definito alla sua conclusione la Settimana per l’Energia 2019: “Questa XI edizione ha visto 26 incontri con 92 relatori e ha fatto registrare oltre 4200 presenze, a dimostrazione di come il tema dell’economia circolare sia particolarmente sentito dalle nostre imprese. I numeri che ben descrivono l’anima green delle imprese a valore artigiano ce li racconta la survey che il nostro Osservatorio ha condotto tra 1.764 imprese associate sul tema “Gestione dei rifiuti e vocazione al riciclo d’impresa”. Un dato, significativo: il 28,2% delle MPI già adottano soluzioni circolari, con una quota di imprese (il 25,3%) che ha accresciuto il grado di durevolezza, riparabilità o riciclabilità dei propri prodotti nell’ultimo quinquennio”.
Intitolata “Mettiamo energia in circolo: le sfide dell’economia circolare”, la Settimana per l’Energia 2019 è stata promossa da Confartigianato Lombardia, con il patrocinio di Regione Lombardia, il coordinamento scientifico del Politecnico di Milano – Energy & Strategy e la partnership di CEnPI. L’edizione di quest’anno è anche parte delle iniziative della Presidenza Italiana di EUSALP.
La giornata conclusiva si è quindi avviata con i saluti di Mario Nova, Direttore Generale dell’Assessorato Clima e Ambiente di Regione Lombardia e delegato per EUSALP, che ha ribadito l’impegno congiunto degli Assessorati e della Giunta Regionale per supportare le imprese nella transizione verso un’economia circolare e sostenibile, cogliendo le esigenze legate alle specificità del nostro contesto, all’interno dell’area EUSALP: “L’Assemblea Generale della strategia EUSALP in programma a novembre sarà l’occasione per valorizzare anche le esperienze fatte anche nel corso di questa settimana”, ha sottolineato.
L’incontro, moderato dal Caporedattore Economia del Corriere della Sera Nicola Saldutti, ha visto avvicendarsi la presentazione del Rapporto 2019 dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia - intitolato “Green Value: la declinazione sostenibile del valore artigiano” - le testimonianze di alcune imprese e un confronto tra rappresentanti delle istituzioni e imprese dell’area EUSALP sul tema dell’economia circolare.
Enrico Quintavalle e Licia Redolfi, Direttore Scientifico e Ricercatore dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, hanno tracciato un quadro della diffusione dell’economia circolare tra le imprese lombarde, partendo dall’identificazione del contesto: “Parliamo di green value ai tempi della crescita zero – ha esordito Enrico Quintavalle – dobbiamo quindi considerare sostenibilità ed economia circolare come mezzi per costruire valore. Dobbiamo, anche, tenere in conto gli effetti sulla competitività delle aziende di una tassazione ambientale che in Italia è particolarmente alta, doppia ad esempio di quella polacca: per fare un esempio concreto, la tassazione delle emissioni da trasporto su strada costa il doppio ad un autotrasportatore italiano rispetto ad un suo concorrente polacco”. “L’economia ambientale nella nostra regione vale 1,8 punti del PIL – ha proseguito –di questo ammontare 4,7 miliardi di euro vengono impiegati per la gestione delle risorse naturali e 2,3 per processi di economia circolare. La green economy rappesenta quindi anche un’importante opportunità sul fronte dell’occupazione, e tenderà ad esserlo sempre più nel futuro prossimo”.
Licia Redolfi ha poi presentato il nuovo Indice Green Economy di Confartigianato Lombardia: “Oggi presentiamo per la prima volta l’Indice Green Economy Confartigianato Lombardia, creato per misurare – attraverso 40 indicatori in 7 diversi ambiti – le performance green di un territorio, individuando gli aspetti virtuosi e quei punti deboli sui quali sarà necessario lavorare nei prossimi anni. La Lombardia si posiziona terza nella classifica nazionale, dopo Trentino Alto e Valle d'Aosta. Il territorio lombardo risulta virtuoso nell’ambito imprese, dove si posiziona 2^ nella classifica regionale, e negli ambiti di mobilità e rifiuti, dove si posiziona 3^; va bene anche la gestione dell’acqua mentre per l’energia è ancora bassa la capacità di sfruttare le fonti rinnovabili, così come c’è ancora molto da fare sul fronte dell’efficientamento. Semaforo rosso per la qualità dell’aria, a causa delle elevate emissioni in atmosfera di gas serra, e il consumo di materia e suolo”.
Tre imprese a valore artigiano sono quindi state invitate sul palco, per raccontare la loro via alla sostenibilità. La milanese Daniela Bravi, fondatrice di Garbage Lab, ha spiegato come è nata la sua idea di riuso, “dalla spazzatura agli oggetti di design, ovvero da maxi affissioni pubblicitarie in PVC alla creazione di borse, dando nuova vita ad un materiale che è inquinante in fase di produzione e impossibile da riciclare, e che viene utilizzato solo per un breve periodo nella sua prima funzione”.
Irene Ferrari, seconda generazione dell’Officina Meccanica Effe Ci Srl con sede nella provincia bergamasca, ha raccontato come sia possibile conciliare obiettivi economici con un miglioramento delle condizioni dei lavoratori: “Abbiamo creato un separatore olio-acqua per le macchine utensili che permette di risparmiare, riutilizzando i fluidi attraverso la re-immissione nel ciclo produttivo dopo la loro depurazione, e insieme di rendere più salubre l’ambiente di lavoro, sanificando l’aria e riducendo le cariche batteriche che causano cattivi odori ed esalazioni. Da una nostra esigenza è nato un prodotto che poi abbiamo iniziato a vendere anche ad altre aziende”.
Infine il comasco Massimo Gervasini di Emmefurs, pellicciaio da 35 anni nell’azienda di famiglia fondata 70 anni fa: “Anche nel nostro caso abbiamo unito risparmio e sostenibilità. Dall’idea di rimettere a modello le pellicce usate è nata quella di creare nuovi capi da materie prime esistenti, fino a fondare un marchio, SlowFur, che commercializza solo pellicce rigenerate, ovvero rigorosamente create a partire da pellicce usate”.
La seconda parte dell’incontro è stata aperta da Davide Chiaroni, Vice-Direttore Scientifico Energy&Strategy e Professore Associato presso la School of Management del Politecnico di Milano: “L’economia circolare è prima di tutto un’opportunità. Basti pensare che si stima che in Europa entro il 2025 verranno spesi 320 miliardi di euro in progetti economia circolare. È pero anche una necessità, perchè non abbiamo abbastanza risorse per sostenere il livello attuale di consumo. È necessario allora operare in modo molto pragmatico, secondo alcuni principi cardine. Primo: sostituiamo, dove possibile, materie prime non sostenibili con altre sostenibili, biodegradabili e organiche. Secondo: allunghiamo il più possibile il ciclo di vita dei prodotti. La politica è fondamentale in questo scenario, perché deve supportare la transizione verso l’economia circolare, aiutando chi arriva da un sistema che non è circolare a riorganizzare la propria produzione e a ripensare i propri prodotti e servizi”.
Le Europarlamentari Patrizia Toia e Isabella Tovaglieri sono intervenute per spiegare quali opportunità le istituzioni europee riservano alle imprese impegnate in questa transizione, dalla promozione di comportamenti sostenibili a veri e propri strumenti economici come il programma Horizon, che dedica molte risorse alla ricerca e al sostegno dell’applicazione di innovazioni sostenibili nelle imprese.
Francesco Laera, della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, ha ricordato le possibilità di accesso ai finanziamenti europei per le imprese dell’area EUSALP, oltre ad informare sulle politiche in atto per favorire la transizione dell’Europa nei prossimi 30 anni in un continente neutro, ad emissioni zero.
Al confronto hanno preso parte anche Andrea Balestrini, di LAND Research Lab, azienda attiva nella progettazione del paesaggio che opera in Italia, Germania e Svizzera, e tre imprese associate a Confartigianato Lombardia, che hanno descritto le loro best practices in materia di sostenibilità.
Il lecchese Davide Riva, fondatore di UN-CA Design, azienda produttrice di mobili in cartone riciclato, ha raccontato la sua idea imprenditoriale nel segno dell’economia circolare. Lucio Lorenzini, imprenditore a capo insieme al figlio della Lorenzini Lucio Snc di Sondrio, ha ripercorso la sua storia di antesignano dell’economia circolare: già nel 1973 ha iniziato a lavorare nel campo della riqualificazione energetica degli edifici, precorrendo i tempi e diventando sempre più attento negli anni al tema della sostenibilità. Infine il lodigiano Marco Polenghi, della Polenghi LAS Srl, ha illustrato la propria via al packaging sostenibile, nato dal mais.
Eugenio Massetti ha chiuso i lavori, con la lettura di un messaggio inviato dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – che ha ricordato come la sostenibilità ambientale passi dall’innovazione e sia chiave per la competitività e lo sviluppo – e un invito: “Le trasformazioni nascono dai piccoli contributi quotidiani delle persone. Anche la transizione verso l’economia circolare passa da qui: dall’impegno di ciascuno di noi, come cittadini e come imprenditori”.