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CORONAVIRUS - Nuovo Decreto del Presidente del Consiglio: attività che rimangono aperte

 

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato oggi un nuovo DPCM che dispone la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 del provvedimento, rimandando alle disposizioni di cui DPCM dell’11 marzo per le attività professionali e commerciali e al DL “Cura Italia” del 17 marzo scorso per le pubbliche amministrazioni. Le attività produttive sospese possono proseguire se organizzate in modalità smart working, mentre restano consentite anche le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività che rimangano attive, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali.


Consentite le attività di produzione, trasporto e consegna di farmaci, tecnologie sanitarie, dispositivi medico-chirurgici e dell’agroalimentare, così come ogni attività funzionale a fronteggiare l’emergenza.


Ugualmente consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti, previa comunicazione al Prefetto della provincia, che si pronuncerà in merito. Stessa previsione per le attività legate alla difesa e all’aerospazio, nonché alle altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale.


Il decreto produce effetto a far data dal 23 marzo 2020 e fino al 3 aprile, riconoscendo, per le imprese le cui attività sono sospese la possibilità di completare le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza.

QUI il DPCM 22 marzo 2020


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