COVID-19 : La Lombardia è zona arancione. Ecco cosa cambia
Il Ministro della Sanità ha firmato una nuova ordinanza con cui dispone il passaggio in zona arancione della Regione Lombardia. L’ordinanza — basata sul monitoraggio di una serie di 21 parametri — sarà in vigore dal 29 novembre e fino al 3 dicembre.
I dati parlavano da giorni di una situazione in miglioramento. Il quadro resta però, come indicato dal ministero, delicato, ed è necessaria cautela: la zona arancione indica infatti le zone a gravità «elevata».
Ecco che cosa cambia con l’attivazione della zona arancione.
Spostamenti
Resta vietato uscire dal proprio Comune, se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità. Rimane confermato l’uso dell’autocertificazione.
Ci si può muovere all'interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 scatta il «coprifuoco», con l’impossibilità di muoversi se non per comprovate esigenze e compilando l'autocertificazione.
Negozi
Riaprono tutti i negozi, senza limitazioni, con obbligo di aadottare tutte le misure die sicurezza, dal rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi.
Resta, per ora, lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.
Scuole, riaprono le classi seconda e terza media
Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.
Nulla cambia per le scuole superiori: rimane attiva la didattica a distanza.
Nulla cambia per le università: le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.
Bar e ristoranti
Non cambiano le regole per bar e ristoranti: è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.
Sport, eventi e musei
Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
Vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio.
Smart working
È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile.
Inviti a casa
Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.
QUI l'Ordinanza del Ministero della Salute
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA NOSTRA PAGINA DEDICATA ALL’EMERGENZA.
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