DINAMICA DELLE IMPRESE - Nel 2018 battuta d'arresto nella crescita delle imprese artigiane
Il tasso di crescita delle imprese artigiane subisce nel 2018 una battuta d'arresto, dopo un periodo di lenta ripresa. E lo fa in modo trasversale in quasi tutte le province lombarde. Questo il quadro che emerge dall'ultima analisi dell'Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, effettuata sui dati Unioncamere-Movimprese.
Al 31 dicembre 2018 le imprese artigiane registrate in Lombardia sono 245.660, con una dinamica demografica nell’anno data da 15.690 iscritte e 17.698 cessate non d’ufficio; la nati-mortalità di impresa determina quindi un saldo negativo di 2.008 unità, equivalente ad un tasso di variazione – dato dal rapporto tra la differenza tra iscritte e cessate non d’ufficio nell’anno e le registrate alla fine del 2017 – del -0,80%, dinamica negativa più accentuata rispetto a quella rilevata l’anno precedente (-0,4%).
Dinamica negativa che si rispecchia anche nel dettaglio provinciale, con tasso di sviluppo prossimo a zero e superiore a quello regionale (-0,80%) a Milano, con il -0,21%, Monza-Brianza, con il -0,44% e Lodi, con il -0,55%.
Tassi di sviluppo negativi più accentuati, invece, si rilevano nelle province di Sondrio (-1,72%), Mantova (-1,46%), Cremona (-1,40%), Bergamo (-1,30%) e Lecco (-1,29%).
Nel 2018 si osserva un miglioramento del tasso di sviluppo rispetto al 2017 solo nelle due province di Lodi (con il tasso 2018 pari al -0,55% > del tasso 2017 del -1,61%), e Cremona (con il tasso 2018 del -1,40%> al tasso 2017 del -1,86%), un leggero peggioramento in provincia di Pavia (con un tasso 2018 del -1,05% di poco inferiore al tasso 2017 del -1,03%) e di Lecco (con un tasso 2018 del -1,29% di poco inferiore al tasso 2017 del -1,19%), mentre si rilevano peggioramenti più pesanti del tasso a Milano (con un tasso 2018 del -0,21% < del tasso 2017 del +0,65%) e a Sondrio (con un tasso 2018 del -1,72% < del tasso 2017 del -1,07%).
A livello settoriale, invece, cresce nel 2018 in Lombardia il comparto dei Servizi alle imprese, con un tasso del +0,20% (<+0,99% del 2017); seguono con un tasso prossimo a zero preceduto da segno negativo i Servizi alle persone, del -0,28% (<+0,24% del 2017), mentre all’opposto registrano un tasso di sviluppo negativo il settore Manifatturiero con il -1,61% (< -1,17% del 2016) e quello delle Costruzioni con il -1,02 % (<-0,91% del 2017).
“Le imprese artigiane si sono abituate nell'ultimo decennio a lavorare in un contesto a dir poco sfidante, e chi ha resistito a crisi e ostacoli burocratici, all'aumento dei costi e alle difficoltà di accesso al credito si è sicuramente fatto le spalle larghe – commenta Eugenio Massetti, Presidente Confartigianato Imprese Lombardia - La nostra prima reazione di fronte a un nuovo arresto del tasso di crescita è quindi certamente di dispiacere, ma anche di fiducia nella capacità dei nostri imprenditori di rimboccarsi le maniche per fare ancora di più. Certo perchè si possa tornare a crescere sono molti i fattori necessari, non solo un più generale miglioramento del contesto economico, ma anche politiche a supporto dello sviluppo che considerino con attenzione le piccole imprese; ne sono un esempio le politiche energetiche, con icosti energetici, che al momenti gravano ancora in modo sbilanciato proprio sulle imprese meno energivore".