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AUTOBUS NCC: Confartigianato Lombardia presenta un'istanza cautelare di sospensiva contro Region

 

Continua la battaglia sostenuta da Confartigianato Lombardia a difesa delle imprese di noleggio autobus con conducente.

Regione Lombardia ha infatti approvato nel 2014 un regolamento che vieta l’utilizzo di autobus NCC con anzianità superiore a 15 anni, estesi poi nel 2017 – proprio su sollecito di Confartigianato Lombardia - a 17 anni.


La norma di fatto discrimina le aziende lombarde rispetto alle imprese di autonoleggio con sede in altre Regioni, nella cui regolamentazione non abbiano previsto analoghi obblighi e restrizioni, oltre che rispetto alle società di trasporti pubblici che effettuano la distrazione dei mezzi immatricolati TPL per effettuare servizi di noleggio con conducente.


“I nostri automezzi vengono regolarmente controllati nella loro idoneità all’impiego come previsto dalle leggi nazionali e comunitarie, attraverso revisioni periodiche. Il regolamento di Regione Lombardia ci obbliga a dismettere alcuni mezzi solo sulla base della loro anzianità, a prescindere dalla sicurezza e dell’idoneità all’impiego, creando un grave danno economico alle nostre aziende”, spiega Gian Luigi Berini, Presidente della categoria Autobus Operator di Confartigianato Lombardia.


“Alcuni dei nostri associati – prosegue Berinihanno ricevuto in questi giorni notifica dell’obbligo di dismissione degli autobus che rientrano in questa fattispecie, a partire dal prossimo 21 febbraio, sulla base di una norma che riteniamo illegittima, anche sulla base di quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in un’analoga situazione verificatasi nella Regione Piemonte. Analogamente si è pronunciato anche il Consiglio di Stato nel caso specifico di un’impresa lombarda. Occorre ora che anche Regione Lombardia si allinei ai recenti pronunciamenti modificando le prescrizioni in causa contenute nel regolamento regionale”.


A partire da questa situazione, Confartigianato Lombardia ha presentato al TAR un’istanza cautelare di sospensiva contro Regione Lombardia, per richiedere l’annullamento dell’obbligo di dismissione degli automezzi entro la data intimata del 21 febbraio.

Si attende ora che il TAR si pronunci sulla questione: “Ci auguriamo sia l’ultimo atto di una battaglia contro una norma senza senso, che non garantisce ulteriore tutela agli utenti rispetto alle leggi vigenti e mette in seria difficoltà le imprese del settore”, conclude Claudio Venghi, legale di Confartigianato Lombardia.

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