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APPALTI – Nel nuovo Regolamento del Codice dei Contratti pubblici scarsa semplificazione e poca atte


 

La storia infinita della legislazione sugli appalti pubblici continua con il nuovo Regolamento Unico del Codice dei Contratti pubblici predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Confartigianato esprime numerose perplessità sulla bozza di Regolamento presentata e che vedrà la luce entro dicembre. Confartigianato lamenta la carenza di confronto sulla definizione delle nuove norme. I contributi di proposte forniti in questi anni non hanno trovato adeguato riscontro e la necessaria attenzione alle istanze delle micro e piccole imprese sulle quali si era invece rivolta l’attenzione del legislatore e europeo e delle relative Direttive emanate in materia. Risultato: il testo non sembra fornire un quadro certo di regolamentazione del perimetro applicativo definito dal Codice dei contratti pubblici e, in alcuni casi, appare addirittura in contrasto con lo stesso codice. E, quel che è più grave, secondo Confartigianato, così come è stato per il processo correttivo del Codice in questi ultimi anni, anche il testo del Regolamento sembra ancora una volta scritto sulla scorta dell’emergenza e non coglie compiutamente l’esigenza di semplificazione, così come previsto dal Decreto cosiddetto ‘Sblocca-cantieri’.

I rappresentanti di Confartigianato hanno sottolineato che, a distanza di tre mesi dalla consultazione online svolta nel mese di agosto, il testo appare incompleto e non sufficientemente esplicativo in merito alle diverse questioni e procedure che avrebbero dovuto essere sciolte a fronte della stasi applicativa del codice. A giudizio della Confederazione, inoltre, la proposta di Regolamento sembra sottovalutare gli appalti di servizi e fornitura che invece rappresentano la maggioranza, in termini economici, del valore degli appalti.

Confartigianato ha ribadito quindi la disponibilità a contribuire a migliorare il testo del Regolamento proponendo la costituzione di una sede di confronto che coinvolga tutti i Ministeri interessati, Regioni e Comuni, stazioni appaltanti e operatori economici. Ciò con l’obiettivo di impostare un’azione rapida, incisiva e sistematica di intervento e senza procedere per tentativi, in grado di portare finalmente alla definizione di un sistema di regole capaci di governare il mercato degli appalti pubblici nei prossimi anni.




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