CORONAVIRUS - Confartigianato: Incertezza intollerabile. Da fatture elettroniche dati per identific
“Non possiamo permetterci neppure per un istante di scherzare. In una situazione così drammatica non può essere che il Governo ingeneri incertezza, modificando l’elenco delle imprese che possono continuare o meno l’attività, stabilito con DPCM 48 ore fa, sulla scorta delle pressioni delle Organizzazioni sindacali. Così come sembrerebbe dalle dichiarazioni rilasciate al termine dell’incontro tra le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e i Ministri Patuanelli e Gualtieri”.
Così il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti commenta le modalità con cui il Governo procede a modificare l’elenco delle attività produttive essenziali ad appena due giorni dal varo del Dpcm.
"In Lombardia, la Regione più colpita dalla pandemia e guida del sistema economico nazionale – aggiunge Merletti – diciamo Ofelè fa el to mesté! Tradotto, significa “Ognuno faccia il suo mestiere” e, appunto, non si pensi di affidare a una valutazione congiunta tra il Prefetto e le Organizzazioni sindacali se quella o quell’altra azienda può continuare l’attività. Si ricorda la mano destra dello Stato che la sua mano sinistra ha imposto dal gennaio 2019 la fatturazione elettronica obbligatoria a tutte le imprese, primo Paese al mondo di grandi dimensioni a sperimentare questa modalità? Si rende conto lo Stato che con una analisi di questi big data può con rapidità ricavare le indicazioni sull’appartenenza delle imprese alle filiere classificate come essenziali? E invece facciamo consultare i sindacati dai Prefetti! Alla faccia dello smartworking. Con tutto il rispetto per i Sindacati e per i Prefetti”.
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