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OSSERVATORIO MPI - Focus Lombardia 15° Report Covid 19




Contribuisce all’attuale ripresa il maggior dinamismo degli indicatori riferiti alla mobilità delle persone. Partendo dagli spostamenti delle persone in attività commerciali durante il periodo pre pandemia (dal 3/01 al 6/02 2020) si osserva che quelli registrati nel periodo estivo 2020 risultano mediamente inferiori del 24,9%; mentre quelli registrati nel periodo estivo 2021, risultano mediamente inferiori del 16,1%. Seppur ancora negativa la performance lombarda risulta in miglioramento a dimostrazione della faticosa, ma reale, attivazione della fase di risalita.


La domanda estera del made in Lombardia torna a dare contributo rilevante alla nostra economia con l'export manifatturiero che nei primi 6 mesi del 2021 rispetto stesso periodo pre-pandemia sale del 3,3%. Diversamente le esportazioni dei prodotti realizzati nei settori di MPI segnano un -0,9% a causa di una domanda di prodotti moda ancora debole (-7%), difatti al netto del contributo all’export di questo comparto per le vendite oltre confine dei beni realizzati dai settori a maggior presenza di MPI si registra un +3,4%.


Sul fronte lavoro si osserva come conseguenza del rimbalzo produttivo, per rispondere ad una domanda tornata vivace, una dinamica positiva per le entrate previste in ingresso dalle imprese nell'autunno 2021 (settembre- novembre) rispetto allo stesso periodo del 2019. Protagoniste indiscusse di questa tendenza le MPI lombarde che vedono la dinamica in salita del +22,0% superiore al +20,1% del totale imprese. Alla crescente domanda di lavoro si affianca la crescita della difficoltà di reperimento che raggiunge a settembre 2021 quota 35,8%, superiore di 2,9 punti alla quota del 32,9% di settembre 2020.


I dati riferiti alle imprese, ancora di difficile lettura, ci permettono due tipi di analisi quella sulle iscrizioni e quella sulle cessazioni. Nei primi 8 mesi dell’anno la natalità imprenditoriale resta ancora inferiore del 3,4% rispetto al periodo gennaio-agosto 2019, dinamica più contenuta rispetto a quella rilevata a livello nazionale (-7,0%). Il dato sulle cessazioni mostra dinamiche, nei primi 8 mesi del 2021 rispetto lo stesso periodo pre Covid-19, di riduzione più accentuate di quelle rilevate in media degli ultimi anni (-25,4%), probabilmente per effetto delle misure di sostegno messe in atto dal Governo. Tale dato induce a stimare l’esistenza di una platea nascosta di imprese che in circostanze diverse avrebbero già chiuso (Movimprese, 2021).


Nei 24 settori con valori di fatturato e/o produzione nei primi sei mesi 2021 superiori ai valori dei primi sei mesi del 2019, si rileva una maggiore specializzazione delle MPI nei settori che vanno bene proprio nella nostra regione: 3^ nel rank nazionale con un’incidenza, in questi settori, del 41,6% degli addetti impegnati in MPI sul totale addetti (>+38,2% nazionale).

Tra i settori in recupero figura quello delle Costruzioni la cui crescita risulta trainata da interventi in Superbonus 110%. L’indicatore che misura la capacità di traino dell’incentivo a favore del settore – calcolato rapportando il valore degli investimenti messi a detrazione relativi a lavori conclusi al valore aggiunto delle costruzioni – si attesta al 4,4% nella nostra regione, valore sotto a quello nazionale (5,7%) e a quello delle principali economie come Emilia-Romagna (6,0%), Veneto (6,0%) e Lazio (5,6%).

Evidenza che mostra come nel nostro territorio, più che in altre realtà, i ritardi cumulati per eccesso di burocrazia e incertezza della normativa hanno attenuato i benefici del superbonus sul settore.

Altro settore che risente in modo positivo delle misure introdotte dal Governo a sostegno dell’economia è quello dei macchinari, in quanto il credito d’imposta ne ha fatto crescere gli ordini rilanciando gli investimenti in macchinari. Si tratta di un settore con un’accentuata vocazione alla micro-piccola impresa e all’artigianato: gli addetti in MPI del settore macchinari pesano sul totale economia lombarda per il 2%, 5° valore più alto rilevato tra le regioni e superiore a quello medio nazionale dell’1,8%.


Per permettere alle imprese di uscire completamente dalla voragine causata dalla pandemia risulta fondamentale la presenza di habitat favorevole all'attività economica. Oggi bassi tassi di interesse e garanzie pubbliche sostengono la crescita del credito alle imprese anche se in rallentamento. Il ricorso alla garanzia pubblica, misurato rapportando l’ammontare delle garanzie al valore aggiunto, risulta inferiore alla media nazionale e tra i più bassi rilevati a livello regionale (12 su 20): il valore dell’indicatore in Lombardia si attesta al 13,1% inferiore al 14,4% nazionale.

Per un vero rilancio è necessario veicolare risorse e attivare misure a favore della giustizia e dell’abbattimento dei vincoli burocratici. Fondamentale infatti risulta, sempre per la creazione di un habitat favorevole, la messa a terra di riforme concrete, attraverso l'impego del PNRR, veicolate verso questi due pilastri. Dagli interventi del PNRR sulla giustizia civile è atteso a livello nazionale un decremento della durata dei processi civili del 40%: secondo i dati riferiti alla durata dei procedimenti civili nei tribunali ordinati per distretto Milano figura tra quelli con performance migliori (20 su 26 distretti) con una durata media di 282 giorni (<419 durata media nazionale).

Altro tema è la burocrazia, che causa lungaggini e complessità, dovute anche alla bassa efficacia delle relazioni con gli uffici pubblici attraverso l’interazione digitale. Ad oggi nella nostra regione la quota di comuni che offre un servizio interamente on line è pari al 41,3%, quota superiore di 16,2 punti alla quota media nazionale (25,1%).

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