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CORONAVIRUS – Firmato il Decreto che definisce le fasi della fine del lockdown

 

Il premier Conte ha firmato nella tarda serata di ieri il Decreto che delinea una ripartenza scaglionata e fortemente orientata alla messa in sicurezza, delle persone e delle aziende.


“Ci avviamo verso una riapertura fondata sul presupposto che tutte le aziende interessate rispetteranno rigorosamente i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro”, ha detto il Premier, facendo riferimento all’aggiornamento del protocollo firmato il 24 aprile.


Il DPCM prevede una ripartenza in 3 fasi: dal prossimo 4 maggio via libera, dunque, a tutte le attività di manifattura, al commercio all’ingrosso e ai cantieri privati. Dal 18 maggio toccherà a negozi, musei, biblioteche, mostre e allenamenti sportivi delle squadre. Il primo giugno sarà invece l’ora di bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie, pasticcerie, parrucchieri e centri estetici.


Le imprese che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio da oggi, 27 aprile, possono svolgere le attività propedeutiche alla riapertura, ovvero adeguare l’organizzazione e la struttura.


Chi invece dovrebbe già averlo fatto sono coloro per i quali le porte del lavoro si riaprono da oggi, lunedì 27 aprile, previo invio di una comunicazione al Prefetto. Si tratta di imprese “orientate prevalentemente” all’export, dei cantieri dell’edilizia residenziale pubblica, scolastica, penitenziaria e di quelli contro il rischio di dissesto idrogeologico. Il chiarimento è arrivato con lettera del 26 aprile inviata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e firmata dai Ministri dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, della Salute Roberto Speranza, e delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli nella quale si spiega che le attività produttive “orientate in modo prevalente alle esportazioni” sono ritenute strategiche in quanto il prolungamento della sospensione rischierebbe di far perdere al nostro Paese quote di mercato. Dopo la comunicazione, sentito il Presidente della Regione interessata, il Prefetto avrà comunque la facoltà di sospendere le attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente.


COSA SI PUÒ FARE DAL 4 MAGGIO


SPOSTAMENTI

Oltre agli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute sono ammessi spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine. Possibili gli spostamenti all’interno della propria Regione ma soltanto per questi motivi. Per quelli tra Regioni bisognerà avere comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Per consentire queste novità è prevista l’introduzione di un nuovo modulo di autocertificazione.


Chi ha febbre superiore a 37,5 non potrà più uscire da casa, a prescindere dal fatto se risulti o meno positivo al virus.


Via libera allo sport individuale all’aperto, anche lontano da casa (oltre i 200 metri restando nel proprio Comune), come pure via libera anche alle passeggiate lontano da casa sempre in maniera individuale.


DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. E quindi dentro i negozi, negli uffici, nelle aziende, sui mezzi di trasporto (bus, metro, treni, aerei). A tal proposito il Governo interverrà per azzerare l’IVA sul prezzo delle mascherine e fissare per quelle chirurgiche un prezzo massimo di 0,50 euro l’una.


AZIENDE

Ripartono tutte le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere, purché rispettino i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro.


Oltre alla vendita con consegna a domicilio, già consentita, si autorizza anche la vendita di cibo da asporto, con consumo del cibo a casa o in ufficio ma non davanti al punto di ristoro.


COSA SI PUÒ FARE DAL 18 MAGGIO


AZIENDE

Potranno riaprire i negozi di abbigliamento e di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, purché rispettino le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.


COSA SI PUÒ FARE DAL 01 GIUGNO


BAR E RISTORANTI

Via libera ad apertura al pubblico di bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie, già operativi dal 4 maggio con servizio da asporto. Inderogabili le regole di distanziamento sociale: due metri tra un tavolo e l’altro, camerieri con guanti e mascherine.


ESTETISTE E PARRUCCHIERI

Le aziende di servizio potranno ripartire su appuntamento nella garanzia del rapporto di un lavoratore per un cliente. Poiché non è possibile mantenere la distanza, sia cliente che operatore dovranno indossare la mascherina e i guanti.


È importante considerare che le misure potranno essere revocate se la curva dei contagi riprenderà a salire.



QUI il DPCM



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