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LAVORO - Il valore della contrattazione come leva di attrattività. I rinnovi dei CCRL per 52.300 dipendenti lombardi

Aggiornamento: 11 minuti fa

In un mese si è arrivati al rinnovo dei CCRL (Contratto Collettivo Regionale di Lavoro) dell’Area Legno e Lapidei, Tessile-Moda Chimica-Ceramica, Alimentazione Panificazione e Comunicazione.


In un mercato del lavoro in continua evoluzione, dove attrarre e trattenere collaboratori qualificati è sempre più complesso, la contrattazione di secondo livello diventa uno strumento strategico. Permette di rispondere in modo più aderente alle esigenze delle piccole imprese, offrendo flessibilità organizzativa, chiarezza nelle regole e benefit mirati e concreti per migliorare il clima aziendale e fidelizzare i lavoratori.


“Firmare un CCRL non vuol dire solamente regolare diritti e doveri: significa investire nella competitività delle aziende – dichiara il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti In un contesto in cui molte imprese artigiane lombarde, agendo singolarmente, hanno superato i riferimenti normativi ed economici dei CCNL, questi rinnovi garantiscono la possibilità di mettere a disposizione delle aziende strumenti contrattuali più avanzati attraverso una gestione più efficiente, razionale e moderna del fattore lavoro”.


Gli accordi riguardano circa 20.000 lavoratori del tessile-chimico, oltre 13.000 persone che operano nel legno-lapidei, quasi 15.300 nei settori alimentazione-panificazione e 4.000 nella comunicazione.


“Le firme di questi CCRL sono frutto di un percorso di confronto avviato nel 2023 con le parti sindacali e di un complesso disegno di rilancio delle relazioni industriali per le piccole imprese, nell’ambito della bilateralità. La trattativa ha conseguito risultati importanti come l’accoglimento di nuovi regimi di flessibilità coerenti con i bisogni organizzativi delle imprese e le aspettative delle nuove generazioni; l’introduzione di sistemi di welfare come elementi strutturali della gratificazione dei lavoratori; l‘accoglimento di richieste economiche compatibili con le possibilità delle imprese”. Chiosa il Segretario generale di Confartigianato Lombardia, Carlo Piccinato: “è una dinamica win win, che punta alla soddisfazione delle persone e dell’azienda, un atto di responsabilità e visione per rendere la contrattazione della piccola impresa più moderna ed efficiente. Per questo andremo avanti a lavorare in tale direzione, portando in firma altri rinnovi entro l’estate”.



Quanto alle imprese artigiane dei settori Legno, Arredamento, Mobili, Escavazione e Lavorazione di materiali lapidei, l’accordo vede le firme delle OO.AA. Confartigianato Imprese Lombardia, CNA Lombardia, CLAAI Lombardia e Casartigiani Lombardia accanto alle OO.SS. FENEALUIL Lombardia, FILCA CISL Lombardia e FILLEA CGIL Lombardia.


Quanto alle imprese artigiane dei settori Tessile-Moda e Chimica-Ceramica, l’accordo vede le firme delle OO.AA. Confartigianato Imprese Lombardia, CNA Lombardia, CLAAI Lombardia e Casartigiani Lombardia accanto alle OO.SS. FILCTEM CGIL Lombardia, FEMCA CISL Lombardia e UILTEC UIL Lombardia.


Quanto alle imprese artigiane dei settori Alimentazione-Panificazione, l’accordo vede le firme delle OO.AA. Confartigianato Imprese Lombardia, CNA Lombardia, CLAAI Lombardia e Casartigiani Lombardia accanto alle OO.SS. FLAI CGIL Lombardia, FAI CISL Lombardia e UILA UIL Lombardia.


Quanto alle imprese artigiane dei settori Comunicazione, l’accordo vede le firme delle OO.AA. Confartigianato Imprese Lombardia, CNA Lombardia, CLAAI Lombardia e Casartigiani Lombardia accanto alle SLC CGIL Lombardia, FISTel CISL Lombardia e UILCOM UIL Lombardia.

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