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LECCO - Palermo chiama Italia...Lecco risponde

 

Il 23 maggio è una data indelebile nella memoria degli italiani: quel giorno del 1992, alle 17.56, esplose la bomba sull’autostrada A29 che tolse la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della sua scorta. Da quel momento la storia del nostro Paese cambiò per sempre il suo corso.


In occasione del XXVII anniversario delle stragi di Mafia, l’istituto Bertacchi di Lecco, capofila del Centro Promozione Legalità, con ha deciso di lanciare un progetto che coinvolgerà 1900 studenti di 15 scuole superiori di Lecco, con il supporto di Confartigianato Imprese Lecco, Confcommercio, Api e Confindustria.


“Palermo chiama Italia, Lecco risponde” è il titolo dell’iniziativa che si articolerà in tre distinti momenti. Il 22 maggio alle ore 17.30 in Sala Ticozzi a Lecco gli alunni incontreranno il sostituto procuratore di Lecco, Andrea Figoni, e il giudice Luca Palamara, già consigliere del CSM, in un appuntamento pubblico sul tema della legalità aperto anche alla cittadinanza.


Giovedì 23 maggio sarà lo stadio Rigamonti Ceppi di Lecco ad ospitare la partita tra la Nazionale Attori, la Rappresentanza Magistrati Italiani e il Centro promozione legalità, con la partecipazione anche del personale scolastico.


“Una partita di calcio – ha sottolineato il preside Raimondo Antonazzo – perché crediamo che un evento di questo tipo possa fare più presa e sia ricordato meglio dagli studenti rispetto ad una conferenza. Il 23 marzo a Lecco tutti gli studenti, 1900 in tutto, indosseranno le magliette bianche realizzate per l’occasione”.


Infine, lo stesso giorno, alle 20.30 al Teatro Invito sarà proiettato il film “Era d’Estate” per Memorie in Movimento, pellicola che racconta lo spostamento di Falcone e Borsellino all’Isola dell’Asinara per fuggire all’attentato minacciato dalla mafia.


“Con le altre organizzazioni del territorio abbiamo raccolto questa iniziativa in maniera positiva, perché lancia un messaggio molto chiaro con un’idea innovativa, in un momento d’incontro per tutto il territorio lecchese – ha sottolineato Vittorio Tonini, segretario di Confartigianato Imprese Lecco – Sul fronte della criminalità organizzata e della concorrenza sleale, da tempo abbiamo aderito ad un tavolo costituto in Prefettura e ci troviamo frequentemente per fare il punto, con un’opera di sensibilizzazione anche verso le nostre imprese per trovare, insieme alle forze dell’ordine, le necessarie azioni per contrastare questo fenomeno”.




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