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CORONAVIRUS – Controlli nell’area arancione. Autocertificazione per gli spostamenti


 

Controlli stringenti sulle aree di “contenimento rafforzato” (aree arancioni = regione Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) definite nel DPCM 8 marzo 2020.


A fissarli è la direttiva del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese diramata ai Prefetti perché dispongano le opportune verifiche sulle persone in entrata e in uscita dalla Lombardia e dalle 14 province oggetto del decreto. La direttiva Lamorgese prevede la convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento e indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”.


Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.


I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni.


Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali. Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.


Ulteriori chiarimenti in merito agli spostamenti arrivano anche dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che con Ordinanza n. 646 uniforma per tutte le Regioni l’applicazione del DPCM sul Coronavirus:


  • le disposizioni si applicano alle persone fisiche

  • è esclusa l’applicabilità della misura al transito e trasporto merci e a tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate (Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia)


CIO’ SIGNIFICA CHE: il DPCM non vieta alle persone fisiche gli spostamenti su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute, nonché lo svolgimento delle conseguenti attività.


SONO VIETATI TUTTI GLI ALTRI SPOSTAMENTI.


Il Ministero della Salute ha inoltre diffuso delle FAQ relative in particolare a come i cittadini si devono comportare all’interno delle “aree a contenimento forzato”


QUI l’Ordinanza n. 646 della Protezione Civile


QUI il modulo per l’autocertificazione degli spostamenti


TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA NOSTRA PAGINA DEDICATA ALL’EMERGENZA.





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