CORONAVIRUS - Il perimetro dei settori in prima linea nella guerra al Covid-19: in Lombardia 2 impre
Nelle retrovie, sotto la plancia della nave Italia, vi sono poi anche alcune attività chiave per tenere vivo il Paese durante il lockdown, fondamentali per garantire il proseguimento della quotidianità, seppur in modo diversificato per territorio e rispetto agli standard, e nelle quali vi è una elevata presenza di micro e piccole imprese e di artigianato. L'autotrasporto garantisce la logistica delle merci, rifornendo il commercio alimentare e la grande distribuzione con il supporto delle imprese della logistica e della movimentazione merci. Mentre l'autoriparazione provvede agli interventi di emergenza sui mezzi.
La sanificazione degli ambienti di lavoro è affidata alle imprese delle pulizie. Le imprese dell'alimentare garantiscono la panificazione e la produzione di beni essenziali per l'alimentazione. Per un guasto agli impianti, per l’adeguamento della connettività e dei sistemi di rete e wireless di case e aziende possiamo affidarci alle imprese dell'impiantistica elettrica, elettronica e termoidraulica, essenziali anche per l’assistenza alle strutture ospedaliere e per la predisposizione in corso dei nuovi reparti di terapia intensiva.
Per la manutenzione dei capi di abbigliamento sono a disposizione imprese di lavanderia e pulitura. La limitata circolazione delle persone, in particolare quella dettata da cause di urgenza e di emergenza, è garantita anche da taxi e imprese di noleggio autovetture con conducente. Attività di smart working e funzionalità dei
nostri devices, indispensabili per garantire la limitata socialità di queste settimane è supportata dalle imprese di riparazione di computer e apparecchiature per le comunicazioni. In prima linea nell’emergenza sanitaria figurano anche le imprese dei servizi di pompe funebri.
Tutte queste imprese, che operano in prima linea nella battaglia contro il coronavirus, raggiungono in Lombardia quota 100 mila, di cui 67 mila unità, pari al 67,1%, sono artigiane.
Grande attenzione è posta sul sistema di offerta in grado di produrre beni e servizi essenziali: del comparto medicale e della sicurezza - fabbricazione di prodotti igienico-sanitari, di apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche, mobili per uso medico e materiale medico-chirurgico, di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza – e di offrire l’installazione,la manutenzione e la riparazione di questi strumenti: nella nostra regione questo sistema conta complessivamente 714 imprese, di cui il 27,6% artigiane.
A queste attività si aggiungono le imprese e i lavoratori dei settori di energia, acqua e raccolta rifiuti che, insieme con gli occupati della distribuzione commerciale, delle Tlc, dei servizi di informazione, delle edicole e del trasporto pubblico offrono il loro contributo in questa battaglia di primavera contro il Covid-19.
I danni economici conseguenti alla crisi da coronavirus saranno peraltro rilevanti. Al mantenimento dei segni vitali del sistema economico contribuiscono anche alcune imprese del manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi che ancora oggi, garantendo le necessarie condizioni di sicurezza, continuano ad operare se pur a ritmi ridotti.
“Quello delle imprese lombarde che operano in prima linea in questi giorni di emergenza sanitaria è davvero un piccolo esercito, anche questo popolato di persone che spesso si trovano esposte al rischio di contagio e attraversano mille difficoltà, pur di garantire un servizio essenziale per la popolazione – commenta il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – Confartigianato Lombardia è attiva nel supportare tutte le sue imprese per poter lavorare al meglio in questa situazione critica, innanzitutto aiutandole ad assicurare la massima garanzia di sicurezza ai propri lavoratori, un aspetto prioritario nell’attuale situazione. Il momento è dei più difficili, ma crediamo nella forza delle nostre persone, nel loro senso di responsabilità, nell’impegno condiviso verso l’obiettivo di arginare l’epidemia. Le nostre imprese in prima linea stanno facendo la loro parte, come ciascuno di noi è chiamato a fare. Siamo vicini a tutti quelli che hanno dovuto chiudere in questo difficile momento ma altrettanto vogliamo esprimere il nostro ringraziamento a chi sta lavorando per garantire i servizi e i prodotti essenziali.”
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