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CORONAVIRUS - Confartigianato: Ristori per le restrizioni e contributi a fondo perduto


 

Il Decreto Ristori ha fornito risposte immediate alle imprese colpite dalle restrizioni anti-contagio. Ma ora, a fronte delle nuove misure di contenimento dell’epidemia, oltre a quelli mirati per le imprese che hanno avuto restrizioni, sono necessari ulteriori interventi per tutte le imprese che fanno parte della complessa filiera legata alle attività indicate nel nuovo Dpcm del Governo e che risentono in maniera rilevante, anche se indirettamente, delle sospensioni e delle restrizioni”.


Confartigianato chiede di introdurre, accanto alle misure di immediato ristoro, contributi a fondo perduto, sul modello di quanto previsto dal Decreto Rilancio, erogati alle imprese danneggiate previa verifica del calo del fatturato riscontrata ad una certa data, rispetto al fatturato nel medesimo periodo (almeno semestrale), riferito all’anno precedente. Le risorse per finanziare questo intervento andranno attinte dai fondi riservati all’Italia dal Recovery Fund.


Nel merito del Dl Ristori in discussione alla Camera, Confartigianato ritiene necessario irrobustire le misure a sostegno delle imprese del settore turistico e di quelle colpite dalla sospensione delle attività convegnistiche, congressuali e fieristiche, come nel caso del trasporto turistico di passeggeri su strada, le attività dei fotografi e quelle legate agli allestimenti di locali per cerimonie, convegni e congressi.


Nei ristori alle imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, la Confederazione chiede di includere le imprese agroalimentari artigiane di prima trasformazione di prodotti agricoli (lavorazione carni e trasformazione dei prodotti caseari) che subiscono gravdi danni economici a causa delle restrizioni imposte al settore della ristorazione.


Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali Confartigianato sollecita il rapido trasferimento al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato delle risorse stanziate, per un totale di 450 milioni destinati ai Fondi di solidarietà alternativi. Ciò per pagare le prestazioni di sostegno al reddito con la massima tempestività, diversamente da quanto purtroppo è avvenuto finora Inoltre, Confartigianato chiede l’eliminazione dei contributi addizionali e delle condizionalità per l’accesso delle imprese alle nuove ulteriori settimane di cassa integrazione e di includere nel blocco dei licenziamenti ulteriori casistiche, quali, ad esempio le interruzioni di rapporto di lavoro a tempo indeterminato nel settore delle costruzioni edili, per completamento delle attività e chiusura del cantiere.

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